Sta arrivando il Natale, certe persone sono elettrizzate a caccia di regali ed entusiaste per gli addobbi, altre invece sentono malinconia e disagio e ne hanno tutte le ragioni. Le festività celebrano gli affetti e non in tutte le fasi della vita si è in armonia con i familiari o con le relazioni affettive. A volte è la tristezza a prendere il sopravvento, si sente la mancanza di chi non è più con noi o di chi è lontano, allora si perde il significato attribuito ai festeggiamenti. A volte si è costretti a vedere persone che non fanno parte della nostra quotidianità e ciò provoca ansia. Le festività Natalizie sono anche un mix di frenesia per regali, addobbi, preparativi e momenti di vuoto quando le luci si spengono, le persone se ne vanno e ci troviamo soli con i pensieri e con il bilancio dell’anno appena passato, degli obiettivi non raggiunti. Ad influire sull’umore durante i festeggiamenti è anche l’affaticamento del nostro organismo a fronte delle abbuffate e conseguenti digiuni per tornare in forma. Per tutta questa serie di variazione al tema rispetto a tutto il resto dell’anno, dobbiamo stare attenti a quegli atteggiamenti sbagliati che possono involontariamente alimentare questo sentimento natalizio chiamato anche blue Christmas come cantava Elvis:
- Ci si aspetta che bisogna essere felici a tutti i costi, che il Natale sia qualcosa di magico, che faccia accadere miracoli, così ci troviamo a considerare certe malinconie come qualcosa di anomalo e quindi a considerarci completamente sbagliati.
- Pensiamo di essere i soli a provare quel sentimento.
- Ci si concentra solo sui problemi personali
- Si pensa solo a quello che non abbiamo realizzato o a quello che non c’è
a questi atteggiamenti che possono peggiorare la situazione possiamo però porre dei rimedi per poter trascorrere al meglio la tempesta natalizia:
- Per prima cosa non è detto che debba essere il momento migliore dell’anno, potrebbe esserlo invece il viaggio che ci siamo prenotati per la primavera seguente o la magnifica estate trascorsa al mare con gli amici.
- Organizzare in anticipo diverse attività al di fuori degli incontri canonici delle abbuffate in famiglia, programmate incontri con amici per intimi scambi di regali e di auguri, il cinema, un buon libro, una ciaspolata sulla neve, una gita fuori porta. Tutto questo può distrarci dal blue christmas
- Stare in compagnia ed essere partecipi, perchè si sa, a volte ci si isola nei propri pensieri anche quando si è in gruppo. Giù le mani dai social per sbirciare le feste altrui e andiamo verso l’altro, che è li vicino a noi, con gesti gentili facendolo sentire apprezzato.
- Guardare a se stessi con benevolenza, si sa che si fanno i bilanci di fine anno ma cerchiamo di essere clementi, e invece di giudicarci perché non abbiamo raggiunto degli obiettivi, chiediamoci invece come poter farlo al meglio, e congratuliamoci con ciò che abbiamo ottenuto. Anche se ciò che abbiamo raggiunto non è per noi il massimo, lo abbiamo comunque fatto noi ed è bene riconoscerlo, per prendere forza e continuare.
- Moderazione nelle spese e nel cibo: gli eccessi di spesa e nell’alimentazione sono armi a doppio taglio perché hanno entrambi una funzione antidepressiva e compensatoria. Poi ci si sente in colpa, appesantiti sulla bilancia e alleggeriti nel portafogli.
Se attuare questi rimedi non ti fosse sufficiente, se cambiare atteggiamento proprio ora non ti riesce perché sei sopraffatto dai sentimenti del blue Christmas e hai bisogno di aiuto lancia un S.O.S. ti sarà di supporto subito e inizierai l’anno con uno stimolo nuovo, S.O.S. è un percorso breve ed intenso che puoi fare insieme a me online per uscire da un momento di empasse e iniziare a costruire da subito un atteggiamento sereno. Intanto auguro buone feste a tutti e se cerchi bene sotto l’albero trovi il bene più prezioso che è la tua vita, se poi alzi gli occhi e vicino ci sono persone care e altre che ti aiutano… allora è ancora più bello
Con entusiasmo e gioia Roberta
Sentirsi a casa says
Ti accorgi di essere cresciuto quando capisci che il regalo più grande sono le persone!
Roberta says
Sono d’accordo con la tua riflessione